PROTESTE E SCIOPERI DI SERIE A o B

Capita che lavoratori (pure a quelli ben pagati rispetto ad altri lavoratori) entrino in conflitto con il datore di lavoro, ognuno per le proprie valide ragioni, in questo caso scioperano in un quotidiano per la proposta di riorganizzazione del loro direttore affermando “L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica è incredula e indignata per le dichiarazioni del direttore Maurizio Molinari che costituiscono una grave offesa all’intero corpo redazionale, di cui vengono sminuiti l’impegno e la professionalità”. Non esistono scioperi o dichiarazioni offensive di serie A o B a seconda di quale categoria di lavoratori scioperi … Come le nostre proteste nel 2015, nate dopo essere stati insultati dall’allora Sindaco che parlava di privilegi e che tolse unilateralmente istituti contrattuali decentrati che erano stati decisi invece bilateralmente insieme alle precedenti giunte, peraltro dello stesso colore politico… Fu scorretto far passare la bassa adesione ad una giornata di straordinario a chiamata volontaria come se fosse uno sciopero selvaggio e senza neanche accertare che la chiamata di reperibilità dei lavoratori a svolgere una giornata di straordinario non era contrattualmente possibile, tutti errori fatti dalla classe dirigente nominata proprio da quel datore di lavoro che rilasciava dichiarazioni che avevano indignato i lavoratori… e non solo perché lo dicevamo noi all’epoca ma perché qualche anno dopo lo confermò anche la giustizia civile e penale…. Eppure proprio da quel giornale venimmo attaccati con uno stillicidio permanente, senza una possibilità di difesa, accusati di tutto, senza una possibilità di replica paritaria alle accuse che venivano mosse… Difendevano solo quello che diceva il sindaco che invece di prendersela con l’incapacità organizzativa della dirigenza che lui stesso aveva nominato, attaccava più facilmente solo i lavoratori della Polizia Locale, (che facendo le multe sono tra i più odiati dagli italiani) per recuperare, non ci resta che pensare a questo, credito elettorale perso per via della questione “mafia-capitale”… e questo stillicidio avveniva solo perché era il sindaco di riferimento della parte politica vicina a quel giornale,…
In questi giorni stanno ricominciando ad attaccare i lavoratori della Polizia Locale, accusandoci di imboscamento perché non siamo in strada….
La verità che alcuni quotidiani non dicono o fingono di dimenticare quando parlano di mancanza di personale in strada, che a Roma siamo meno di 6000, se pensate che a Milano sono 3000 (e sono pure pochi) su un territorio NOVE volte più piccolo di Roma, forse il problema è che la Polizia Locale di Roma è ampiamente sotto organico per gestire un territorio così vasto, dove ogni giorno c’è una cerimonia, operai che vengono a manifestare, cortei che bloccano la città, visite di capi di Stato,… E poi ci caricano di tutto, dal piantonare le buche, al piantonare i campi Nomadi, ai controlli nelle case popolari, alla vigilanza edilizia, alla vigilanza del commercio ambulante, addirittura se un minore immigrato straniero si presenta nei nostri comandi noi dobbiamo mettere personale che lo piantona e poi accompagnarlo nelle case famiglie che spesso si trovano addirittura fuori regione…..
QUINDI CARI AMICI GIORNALISTI invece di prendervela sempre e solo con i lavoratori, con la parte debole della società, dite come stanno le cose veramente e cioè che lo Stato non consente ai Sindaci di fare assunzioni nella Polizia Locale, dove in maggioranza sono rimasti quattro gatti quasi sessantenni che non possono coprire da soli, sdoppiandosi o triplicandosi, le esigenze di una moderna Capitale.
Invece di fare ‘come se nulla fosse’ che il concorso per la Polizia Locale di Roma è stato spostato al 2024, che significa silentemente fare altri tagli al personale perché nel frattempo altri operatori vanno in pensione… prendetevela con chi ha le reali responsabilità politiche e non sparate sui lavoratori, solo perché è la cosa più facile e conveniente da fare.
Pensate che anche a Voi, nella veste di lavoratori, capita un datore di lavoro che fa prepotenze che vi indignano e costringono a protestare, proprio come avete scritto nel Vs proclama….
Noi, invece, Vi esprimiamo solidarietà, perché sappiamo cosa significa avere datori di lavoro che rilasciano dichiarazioni “che costituiscono una grave offesa all’intero corpo ……, di cui vengono sminuiti l’impegno e la professionalità.”
La Segreteria di Roma